La sicurezza in azienda è un tema molto discusso. Dalla sicurezza in ambito informatico, tema caldo degli ultimi anni, a quella dei dipendenti nonché quella riguardante il corretto svolgimento dei processi e la difesa dei prodotti, parlare di gestione e controllo dalla sicurezza diventa un discorso molto ampio e ricco di sfaccettature.
Ma per quanto riguarda la gestione della sicurezza delle proprietà fisiche aziendali, come ci si comporta? In che modo è possibile organizzarla con il supporto della tecnologia affinché venga gestita al meglio?
Un po’ di tempo fa, ci siamo proprio trovati di fronte ad un cliente che aveva questa necessità. Aveva bisogno di un sistema che gli permettesse di tracciare il percorso degli addetti alla sicurezza, assicurarsi che ogni punto di controllo venisse rispettato e che rendesse poi più semplice e snella tutta la procedura. Cosa fare allora? Nonostante sia una tecnologia nota a molti da tempo, solo negli ultimi anni agli NFC sono state riconosciute potenzialità che erano rimaste fino ad allora inespresse. In particolare, il connubio tra connettività a corto raggio e sicurezza si è fatto sempre più stretto.
La situazione di utilizzo, quindi, era quella di un gruppo la cui necessità era organizzare la gestione della sicurezza delle strutture di tutte le aziende di cui è composto. Progettare un sistema in grado di supportare gli addetti alla sicurezza, voleva dire impostare qualcosa che fosse davvero efficace per la difesa del patrimonio aziendale. E parlando di patrimonio, non ci stiamo riferendo solo all’edificio in sé, bensì alla preservazione delle informazioni, del know-how, dei dati, della proprietà intellettuale, dei beni tangibili ed intangibili.
Abbiamo quindi deciso di realizzare un progetto che fosse fondamentalmente basato su due prodotti che permettessero a cliente ed operatori di interfacciarsi al fine di avere un controllo puntuale su ogni aspetto della gestione delle attività di sicurezza.
NFC è l’acronimo di Near Field Communication. È una tecnologia di prossimità che permette due dispositivi (il reader e il transponder) di entrare in contatto tra loro, di comunicare, fino ad un massimo di 10 cm. Quando l’operatore scansiona un tag, riceve un feedback visivo sullo schermo e un feedback aptico, ovvero viene attivata una vibrazione dello smartphone. L’utilizzo di queste due risposte servono proprio per garantire una conferma ed una sicurezza all’operatore. Grazie alla combinazione di un’applicazione facile ed intuitiva e di + 70 tag con tecnologia NFC, il tempo di monitoraggio è diminuito del 30% consentendo ai vigilanti di svolgere il proprio lavoro in tranquillità e sicurezza e alla sede di di gestione di avere un applicativo in grado di garantire il 100% di affidabilità.
Sicuramente questo progetto ci ha portato ad esplorare e a capire la maniera più giusta per l’utilizzo della tecnologia NFC legata all’ambito della sicurezza. Ci è piaciuto molto lavorare a qualcosa che potesse garantire maggiore efficienza ed efficacia alle operazioni di controllo di cui il cliente aveva necessità. È sempre importante per noi confrontarci con nuovi progetti, esplorare nuovi ambiti di applicazione ed affinare la nostra conoscenza di determinate tecnologie.